Venire a conoscenza che il proprio sito web è stato violato non è affatto piacevole ma la cosa peggiore è che la violazione a volte può passare inosservata.
WordPress è una piattaforma open source, nata nel 2003 come piattaforma di blogging e diventato in breve tempo uno dei software CMS (content management system) più utilizzati nel mondo per la creazione di siti web dinamici, con contenuti testuali e multimediali aggiornabili dagli utenti.
Proprio per la sua popolarità e diffusione, però, la sicurezza di WordPress è spesso minacciata da una serie di attacchi hacker, che coinvolgono la piattaforma attraverso i bug di alcuni plugin, porzioni di codice che si “collegano” al sito WordPress per aggiungere nuove funzionalità o per estendere quelle esistenti.
Negli ultimi anni, come indicato nel Hacked Website Report annuale di Sucuri, agenzia specializzata nella sicurezza multipiattaforma, WordPress sembrerebbe registrare un tasso crescente per numero di siti web infetti:
La situazione nel 2020 non sembra migliorare, con il verificarsi di numerose vulnerabilità di plugin già a partire da Gennaio 2020.
La protezione di WordPress è una tematica molto discussa, in quanto, come accennato, WordPress è costantemente preda di operazioni di hackeraggio che minano la serenità dei titolari di siti web e aziende.
Tra le cause più comuni di un attacco hacker su un sito WP troviamo ad esempio:
Non sempre è facile accorgersi del fatto che il nostro sito web è stato “bucato” o più comunemente violato. Molto spesso gli hacker non lasciano tracce visibili dei loro misfatti e possono passare anche settimane o mesi prima che ci si accorga di un sito web hackerato.
Vediamo alcuni campanelli d’allarme:
Più velocemente notiamo i segni di una violazione del sito, più velocemente riusciremo a ripulirlo. Quanto più velocemente riusciremo a ripulire il tuo sito, minore sarà il danno che l’hacker avrà causato.
Esistono alcuni strumenti utili per effettuare i primi controlli e verificare se il proprio sito web è stato infettato o hackerato, ad esempio:
Se scopriamo che il nostro sito è stato hackerato è necessario agire tempestivamente.
Mettere in sicurezza un sito web diventa quindi un requisito fondamentale sotto tutti i fronti per chi intende fare marketing online: un sito web non sicuro, infatti, può causare gravi disagi in termini di reputazione aziendale o furto di dati sensibili (Data Breach). Da un lato, l’introduzione di link e pagine di dubbia natura può causare una user experience spiacevole e non funzionale, la perdita di visite e utenti che non trovano risposte alle loro ricerche, oltrechè declinare Google verso contenuti inappropriati mettendo in discussione anche il posizionamento organico del sito web, magari ottenuto dopo numerose attività e investimenti. Un sito web in blacklist infatti può perdere fino al 95% del posizionamento organico. Dall’altro, l’hackeraggio dei dati sensibili degli utenti è sicuramente un danno ingente, soprattutto data l’elevata attenzione degli ultimi anni per la privacy e il trattamento dei dati.
Secondo InternetLiveStats oltre 100.000 siti web vengono violati ogni giorno.
Per questo, intervenire nella risoluzione delle problematiche dovute alle costanti vulnerabilità dei plugin di WordPress non è di certo una passeggiata ed è spesso necessario rivolgersi ad un’agenzia web specializzata in grado di fornire una consulenza professionale sulla fattibilità dell’operazione.
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